Chi sono
Una volta un amico mi ha chiesto: “Ma come è iniziato questo progetto?”
Io gli ho risposto: “un giorno mi sono chiesta come avrei potuto adattare il mio sentire a questa società della performance. Mi sono chiesta: ma io che cosa so fare? Come posso performare? Mi sono risposta che in fondo io, a pensarci bene, so leggere
Ma che skill è? Vi chiederete. E infatti non è una skill.
È solo che io questo so fare, ed in questo trovo un senso.
Parliamoci chiaro, io sono scherzosa, ironica, ma in fondo ho un’indole tremendamente malinconica: sono triste, mezza rotta, irriducibilmente esistenzialista. Non so drammatica, anzi i drammi non mi piacciono, troppo caotici, disordinati, poco glamour, però quanto soffro. Io ho la neve nel cuore, è fredda e pare pure un po’ a monotona, ma quando si scioglie sotto ci sta il casino.
Ma come proteggo questa fragilità? come mi aggiusto quando mi rompo? Da sempre e per sempre leggendo.
I libri mi hanno permesso di vivere tante vite diverse sempre attraverso occhi diversi, e non gli occhi di persone qualsiasi, ma gli occhi di persone in grado di vedere il mondo con una sensibilità, con un’intensità e con un’intelligenza superiori alla media. Da queste persone, dalle sorelle Brontë, da Woolf, Goethe, Dumas, Eco, Calvino, ho imparato nuovi modi di stare al mondo, ho esercitato la fantasia e soprattutto ho compreso il valore delle parole.
Sì, perché le parole formano il pensiero. Più parole ho a disposizione, più possibilità avrò di descrivere e comprendere gli eventi fondamentali della mia vita interiore, più quella vita interiore si riempirà di sfumature.
Leggere non è solo conoscere, leggere è sentire, pensare con una testa diversa dalla tua, è sfiorare l’esistenza di gente lontana, sconosciuta, addirittura morta decenni o secoli fa e vivere contemporaneamente oggi, ieri e domani. È per questo che leggo. È per questo che mi piace condividere con gli altri, con voi, quello che scopro durante questi straordinari viaggi immaginari.
Benvenuti nel mio mondo, buona esplorazione.