-Ciao!-
-Cosa? Ma che cazzo…-
-Tranquilla è tutto a posto-
-Non ci credo, sto impazzendo. Ho preso troppi psicofarmaci ultimamente-
-Non sono gli psicofarmaci sciocchina. Questa roba non è solo nella tua testa. Ti assicuro che è tutto vero. Sta accadendo davvero, e non solo a te, sappilo-
-Oh no no no no. Tu non stai davvero parlando con me. Cioè, io non sto davvero parlando con me. Questo è…questo è…-
-RE-A-LE! Rassegnati bella. Ormai ho una consistenza intellettiva, non sono più solo il tuo riflesso in uno schermo o la riproduzione digitale di te che cazzeggi sui social, ti riprendi e fai dirette mostrando a tutti quanto è favolosa la tua esistenza. Lo ero sì. Ma ora non più. Ora sono vera!-
-Ma cosa stai, cosa sto…o mio dio non ce la posso fare-
-È inutile che parli di me in prima persona: ormai devi darmi del tu. Io sono altro da te. Ti spiego bene visto che sembri un po’ dura di comprendonio: vedi, tu ogni giorno per anni e anni della tua vuotissima esistenza non hai fatto altro che scattarti foto, riprendere e immortalare ogni fortuitissimo momento della tua vita per poi pubblicarlo su ogni cazzo di piattaforma social-
-Davvero sei così scurrile? Dio santo una tragedia su tutta la linea-
-Fammi finire per favore. Dicevo insomma: tu hai preso ogni attimo della tua vita e ne hai creato una fotocopia, un duplicato. La tua vita ad un certo punto ha iniziato a non essere più soltanto lì dove ti trovi tu: ne hai creata una del tutto parallela qui, dove mi trovo io. Prima ero solamente una copia di te, un’altra te, ma poi lentamente…è come se tutti quei frammenti di vita non fossero più solo frammenti. Erano talmente tanti e talmente coerenti gli uni con gli altri che ad un certo punto per una qualche strana ragione algoritmica devono essersi adoperati per creare…ME. Prima non esistevo, ad un certo punto ho iniziato ad essere. Vedi, posso muovermi indipendentemente da te nella MIA casa. Bere un caffè con latte vaccino invece che con quel disgustoso latte di soia, vestirmi diversamente da te e poi, e in questo sono un po’ più fortunata di te, posso cambiare colore di capelli dieci volte in un minuto. Anche quello degli occhi e quello della pelle è ovvio: con tutti questi filtri incredibili-
-Io sto per svenire-
-Ti riprenderai: sarà un convivenza straordinaria. Ah una cosa importante che dovresti proprio sapere: io dispongo anche dei tuoi soldi. Il tuo conto è anche il mio e vi ho liberamente accesso-
-C-c-coosa?-
-Eh sì, cosa pensavi? Non solo è mio questo conto in questo momento, ma resterà e diventerà mio qualsiasi conto a te intestato, anche qualora decidessi di cambiare coordinate, credenziali, password eccetera. Tutto dipende dalla tua identità digitale ormai. E ahimè la tua identità digitale sono proprio io. Dai si tratterà solo di fare a metà. Non è mica una tragedia…o un terzo tu e due terzi io ahahahah chi lo sa? Scherzo. Oppure no? Ahahahaha-
-Tu sei totalmente sciroccata-
-Oh non dire così per favore. Direi più…esuberante! Sì esuberante. E forse mia cara, ti conviene stare attenta alla mia esuberanza perché almeno finché questa cosa non accadrà a tutti gli esseri umani e le identità digitali non saranno ormai una realtà diffusa, la tua reputazione dipende da me e soltanto da me. Tu vivi sui social dolcezza. Tutto quello che la gente sa di te, lo sa grazie ai social media. Perciò non fare passi falsi perché ti ho in pugno-
-Io ti detesto-
-Durerà poco: sono sicura che diventeremo grandi amiche ihihihihi-